Modà Biografia

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giordano90
view post Posted on 11/5/2008, 09:20




Modà è il nome un progetto che parte da lontano e che ha dovuto superare momenti di grande difficoltà per riuscire ad emergere. Ma alla fine Kekko (voce), Paolo Bovi (tastiere/cori), Tino Alberti (chitarra acustica), Diego Arrigoni (chitarra elettrica), Stefano Forcella (basso) e Manuel Signoretto (batteria) riescono a farsi conoscere al grande pubblico. Tutti provengono da esperienze musicali differenti, ma la passione comune per il genere pop-rock permette loro di inseguire con entusiasmo lo stesso sogno. Il nucleo attorno al quale si sviluppa la musica dei Modà è rappresentato dai brani scritti da Kekko, il membro fondatore del gruppo; per primo conosce Tino e, dopo qualche anno di tentativi con diverse formazioni, insieme riescono a trovare le persone giuste.

Un’intensa attività live è il primo vero obiettivo dei neo-Modà, che si chiudono in sala prove per lavorare sulle canzoni di Kekko e per costruire un spettacolo che riesca a trasmettere energia ed emozioni. Da sempre, la scelta è quella di suonare solo pezzi inediti rinunciando ad inserire cover nei concerti; questo rappresenta un non piccolo problema poiché la maggior parte dei locali in cui si suona musica live richiedono di eseguire canzoni conosciute. Nonostante questo ostacolo (che viene aggirato accettando di suonare gratis dovunque gli fosse concesso), i Modà riescono a creare interesse intorno a loro cercando sempre ti trasmettere al pubblico quante più emozioni possibili durante gli ancora non frequentissimi concerti. Ma ormai il passo più difficile è stato compiuto, il numero delle persone presenti ai concerti aumenta progressivamente soprattutto grazie al passaparola; i Modà si dimostrano una delle nuove realtà musicali italiane più interessanti, ancora prima di aver pubblicato un album. Proprio durante una delle loro ormai seguitissime esibizioni live, nel dicembre del 2003, riescono a folgorare un produttore artistico televisivo che in meno di un mese riesce a farli esibire su Rai Uno (!!!) nella trasmissione benefica "Con tutto il cuore" al fianco di artisti affermati come gli Stadio, Angelo Branduardi, Le Vibrazioni, ed altri ancora; i nostri sei ragazzi si ritrovano catapultati in una realtà totalmente nuova che però li entusiasma e gli infonde ancora più voglia di inseguire il loro sogno.

Nella primavera dell’anno successivo (2004) arriva il primo contratto discografico e il primo singolo ("Ti amo veramente") che segna l’approdo del gruppo nel mondo radiofonico; durante l’estate i Modà partecipano a diversi eventi radiofonici dal vivo toccando moltissime piazze italiane e riscuotendo un buon successo anche presso il "nuovo" pubblico. Nel settembre 2004 esce nelle radio il secondo singolo ("Dimmi che non hai paura") seguito poco dopo dal primo disco delle band ("Ti amo veramente", uscito nell’ottobre 2004) contenente 11 tracce più una ghost track (un’emozionante versione acustica del primo singolo); tanti anni di concerti e tante esibizioni live in giro per l’Italia, permettono al disco di entrare nelle più importanti classifiche di vendita.

All’inizio del 2005 la carriera dei Modà compie un nuovo, importante passo: la partecipazione, nella sezione giovani, al festival di Sanremo. L’esperienza è molto formativa per i sei ragazzi, e permette loro di intraprendere un intenso tour in giro per l’Italia; in questo modo, ancora più persone vengono a contatto con l’universo Modà e cominciano a sostenere il cammino della band. Di particolare importanza è la partecipazione al concerto per i pellegrini italiani tenutosi nello stadio di Colonia nell’agosto 2005 in occasione della giornata mondiale della gioventù; mai i Modà avevano suonato davanti ad una platea così vasta, e il fatto di presentare il brano "Nuvole di rock"( che racconta le difficoltà e le paure che hanno incontrato durante il loro percorso musicale) riempie i ragazzi di grande orgoglio. Nel novembre dello stesso anno ricevono l’importante premio "La Torretta" come riconoscimento per la loro attività benefica; la band è infatti da sempre molto attiva nella raccolta fondi per scopi benefici (dai primi concerti per la parrocchia del loro paese, ai concerti a favore di associazioni come "Avis", "Admo", "Genitori di cuore" e altre ancora).

Nel dicembre 2005, dopo aver affrontato diverse vicissitudini, arriva la tanto sospirata firma con l’etichetta discografica, "Around the music", la quale, dopo aver ascoltato le demo dei nuovi brani, decide di credere fortemente nel progetto Modà. Questi ultimi però devono dare l’addio al tastierista Paolo Bovi, che all’inizio del 2006 decide di lasciare il gruppo; la scelta è sicuramente molto sofferta, ma il legame e il rispetto maturati in tanti anni insieme rimangono immutati con i restanti componenti della band. Nel frattempo iniziano i lavori per il nuovo disco; nei primi giorni di maggio fa il suo esordio nelle radio il singolo "Quello che non ti ho detto (scusami)". Il singolo ha un buon riscontro radiofonico ed entra da subito nelle classifiche di vendita; quasi contemporaneamente all’uscita del disco viene realizzato da Gaetano Morbioli (Run Multimedia) il videoclip della canzone che rappresenta il naturale sviluppo "cinematografico" di "Quello che non ti ho detto (scusami...)". Ma è alla fine dell’estate che si riscontrano i risultati migliori; il singolo raggiunge il quarto posto nella classifica italiana di vendita, rimanendo per più di un mese nella top five. Nel frattempo i Modà partecipano a importanti trasmissioni televisive musicali (come, ad esempio, Top of the Pops e CD Live) mentre il videoclip aiuta a far conoscere la band ad un numero sempre crescente di persone.

Nell'Ottobre del 2006 viene pubblicato l’album "Quello che non ti ho detto" mentre in radio esce il secondo singolo "Malinconico a metà", brano realizzato con la produzione artistica di Nicolò Fragile; anche per questo secondo singolo viene realizzato un videoclip, sempre con la Run Multimedia ma questa volta con la regia del giovane Stefano Bertelli. Con l’uscita del disco inizia (finalmente!) anche l’attività live in molti locali della penisola (con qualche "incursione" oltre confine); i concerti ottengono un ottimo riscontro di pubblico, registrando moltissimi "sold-out" e aiutano la band a ritrovare l’intesa e la complicità sul palco. (importanti sono i diversi "live" tenuti al Roxy Bar di Red Ronnie). Nel Gennaio del 2007 esce il terzo ed ultimo singolo estratto dall’album dal titolo "Grazie Gente", il brano legato in maniera più intima alla storia recente della band. Il grazie è rivolto a tutte le persone che nei periodi di maggiori difficoltà fanno sentire ancora di più la loro vicinanza e il loro affetto ma anche a tutte quelle persone che, non appena le cose smettono di andare bene, voltano le spalle e spariscono.

La collaborazione con la "Soundspettacoli" di Gigi Liviero, nata all’indomani della partecipazione al festival di Sanremo nel 2005, continua in maniera sempre più solida; nella primavera del 2007 riprendono le esibizioni dal vivo che proseguiranno per tutta l’estate e per tutto la nostra meravigliosa penisola.

Francesco "Kekko" Silvestre - Voce
[email protected]


Io nasco a Milano il 17/02/78 e divento subito tifoso del Napoli ascendente Interista. Da qui si capisce quanto mi piacciono le sfide...quanto mi piace soffrire sin da piccolino. L’amore per la musica lo incontro a 5 anni quando mio papà, un giorno si stupisce vedendomi suonare con una pianola "Bianco Natale". Non si accorge però che si tratta di una pianola con i tasti numerati, e bastava schiacciare i tasti che vedevo scritti sullo spartito... Preso dalla foga m’iscrive a scuola di pianoforte, e per circa 8 anni studio musica classica da un maestro privato. Quando mi accorgo che riesco a dire due parole in musica, allora mollo la classica e gli studi per dedicarmi alla musica leggera, e a 14 anni compongo le miei prime "canzoni"... (sì va beh, delle robe che gli assomigliano).

Il mio cammino musicale prosegue grazie alla condivisione di questa passione con un compagno di classe delle superiori, con il quale instauro un rapporto di amicizia e lavoro. A 17 anni mi accorgo che le mie prime canzoni, fatte ascoltare inizialmente solo ai miei compagni di classe, cominciano a essere richieste da un po’ di persone, e da lì cresce la voglia di cominciare ad esibirmi per fare ascoltare il più possibile le mie canzoni. Metto in piedi un po’ di formazioni con le quali comincio a esibirmi per i vari locali dell’hinterland milanese, finchè, dopo avere scritto un buon numero di canzoni ascoltabili nasce quello che poi è il ritratto attuale dei Modà.

Un po’ irascibile, il nostro lavoro arriva sulla scrivania di parecchi produttori che però non sono disposti a sposare il progetto.

Il colpo di fulmine arriva in un locale, l’ "Indian Saloon" di Bresso dove durante un concerto un produttore artistico televisivo che si trovava lì per puro caso s’innamora di me (in senso letterale) e delle mie canzoni e mi porta su Rai 1 insieme ai Modà per partecipare ad una trasmissione benefica nella quale il nostro ruolo è quello di perfetti sconosciuti. Le cose andranno talmente bene che dopo l’esibizione arrivò addirittura il primo contratto discografico. E arriva il mio primo album.

Qualcuno vorrà sapere quali son stati i miei studi immagino....beh io sono un perito informatico ma non ci capisco molto...per quanto riguarda la musica...boh... schiaccio i tasti e mi vengono le parole...poi non so...a volte vengono le canzoni, altre le porcate. In pratica non sono un figlio d’arte o uno di quei manici che hanno studiato una vita...Io amo solo la musica e lei ama me. Dopo un tour promozionale e svariate esibizioni live arriva Sanremo...che va un po’ di merda ma che comunque non mi toglie l’entusiasmo, anzi, adesso arriva pure il secondo album...che figata...e pensate che questa specie di Biostory la sto scrivendo proprio mentre quell’animale di Diego Arrigoni sta registrando le sue power guitar. Anzi, vi devo salutare prima che mi sfugga qualcosa e poi ci devo litigare;-).

Ah dimenticavo, devo scrivere cosa mi piace e cosa amo? Beh ovviamente...cantare e i fan che urlano a squarciagola. Ci vediamo sotto il palco.

Matteo "Tino" Alberti - Chitarra
[email protected]


Quando conobbi Kekko nemmeno suonavo la chitarra. Iniziai a suonare con lui per caso, un pomeriggio, per vedere come suonava un suo brano con l’accompagnamento di chitarra. Da allora sono passati tanti anni, tante esperienze, tante delusioni, tante soddisfazioni, ma un unico, comune, sogno che continuiamo ad inseguire. Le nostre vite correvano abbastanza distanti, ma la musica cominciava a farci percorrere la stessa strada; i compagni di viaggio cambiavano spesso (come accade nella maggior parte dei gruppi, anche per noi fu difficile trovare un batterista), alcune formazioni durarono più di altre, durante alcuni periodi si suonava di più, durante altri sembrava che il gruppo (che ebbe una serie di nomi i quali non verranno qui nominati, per conservare un minimo di dignità) dovesse perdersi nell’oblio, fino ad arrivare alla formazione attuale, che ha tenuto duro fino a questo momento...

La cosa strana è che mi sembra di essere all’inizio, nonostante sono anni che sto scrivendo la mia parte in questa storia, nonostante le delusioni, le speranze disattese, le mattine al liceo a dormire sul banco (perché la sera prima le prove erano finite alle due), le giornate in studio prima dell’esame di maturità, le registrazioni delle demo prima della discussione della laurea (laurea di primo livello in ingegneria, per la precisione...), nonostante un sacco di altre cose che avrebbero fatto rinunciare chiunque. O quasi. La fortuna di aver conosciuto Kekko và al di là del fatto di poter assecondare il suo talento; il suo coraggio e la sua forza d’animo sono il motivo per il quale siamo qui ancora a tenere botta...

Credere in quello che si fa è l’unico modo per raggiungere obbiettivi ambiziosi. Noi ci stiamo provando, e continueremo a farlo, da oggi.


Diego Arrigoni - Chitarra
[email protected]

www.myspace.com/diegoarrigoni


Non ho mai dovuto raccontare la mia storia di musicista in maniera "formale", mi sono sempre descritto dietro freddi curriculum o dozzinali resi conto, come se fossi convinto che il fatto, raccontato da sé, sia sufficientemente esplicativo, tralasciando di conseguenza la parte del "vissuto" e del più semplice racconto personale.Come se non ce ne fosse bisogno.
Mi sbagliavo.

Tutto ciò che sta alla base dei Modà è il sentimento e la passione per ciò che si sta facendo, ed è per questo che è giusto raccontare la propria storia, a cuore aperto. Comincio a suonare la chitarra classica a 8 anni, e dopo qualche anno arriva l’elettrica, e come tutti inizio a suonare e a formare gruppi con i miei amici. La mia passione per il rock classico e per il blues, notoriamente generi più da "adulti", mi portano a conoscere parecchi musicisti più grandi ed esperti di me, e da li a poco comincio a suonare dal vivo, presto vengo a contatto con realtà musicali che non conosco. In pochi mesi a 19 anni, grazie a queste nuove conoscenze, passo dalle birrerie ai grossi locali di musica dal vivo, una palestra che si protrae per gli anni a venire, che mi insegna tanto, e mi fa vivere esperienze indimenticabili. Sempre in questi anni poi, vengo a conoscenza della realtà degli studi di registrazione, e registro dei dischi per altri, alternando questa attività con gli impegni dal vivo, cercando di fare tesoro di quello che mi viene insegnato e cercando sempre di migliorarmi, come persona e come "professionista".

Nel 2002 arriva l’incontro con Kekko, che cerca musicisti per il suo progetto, i Modà, dopo 2 parole e qualche risata, l’accordo è fatto, e da li è inizia la mia avventura. Un progetto che fin da subito mi emoziona, mi regala soddisfazione e un senso di gratificazione che mai avevo provato, fin dalla prima serata insieme, i concerti non sono solo degli impegni, ma dei veri e propri eventi, dove il calore della gente supera ogni cosa, una forza grandissima per noi, che ci dà la spinta e la grinta di andare avanti, soprattutto nei momenti più difficili.

Dopo 4 anni insieme, decine di serate, 2 dischi, un terzo album quasi pronto, un San Remo (andato male (:-) ), e tanti tanti chilometri, sono sempre più fiero felice e motivato, di far parte di questa meravigliosa famiglia che si chiama Modà.


Stefano Forcella - Basso
[email protected]

www.myspace.com/stefanoforcella


Sono Stefano, bassista dei Modà. Sono nato il 02/09/1977. Ho iniziato a suonare il basso all'età di 14 anni quando con un gruppo di miei amici mooolto rockettari (beh...direi incazzosi metallari) presi da una forte passione per la musica, sopratutto come valvola di sfogo, decidemmo di mettere in piedi la mia prima band: i mitici Incrostazione (?!?!). Fin da allora capii che la musica e sopratutto il FAR MUSICA sarebbe stata la cosa che avrei voluto fare per tutta la vita.

Negli anni ho sempre avuto un forte stimolo nello spaziare nei più svariati generi musicali, arricchendo sempre più il mio bagaglio musicale anche grazie ad una costante attività live in vari gruppi dell'underground bergamasco, mia terra di origine. Nel 2002 decisi di trasferirmi a Milano, come si suol dire "alla ricerca di fortuna". Appena trasferitomi mi misi subito da fare per entrare a contatto con la realtà musicale del posto e Tony, il classico "amico comune", mi diede il numero di telefono di kekko, il quale per l'appunto cercava un bassista per un progetto molto interessante...

Dopo una chiacchierata con Kekko davanti ad una birra seduti a un tavolino di un bar, sono entrato a far parte ufficialmente del progetto Modà...




Manuel Signoretto - Batteria
[email protected]

www.myspace.com/manuelsignoretto


Signoretto nasce a Venezia il 2/10/72. Inizia a suonare a 12 anni con varie band locali, vincendo diversi concorsi. A 17 anni si iscrive al Conservatorio A. Steffani di Castelfranco V.to diplomandosi 7 anni più tardi con un 9,30 su 10. durante questo periodo frequenta molti studi di registrazione tra cui Condulmer Recording Studio, Level Studio, Blu Train Rec Studio. Terminato il conservatorio prosegue gli studi Con Enzo Carpentieri poi frequentando il seminario della Manatthan school of N.Y. con Eliot Zjgmunt e il CPM di Milano con W. Calloni.

Nel 1999 apre la prima tournee di ALEX BRITTI intitolata "Sulla Spiaggia" con i CRIMINAL TANGO. Nel 2001 entra nel gruppo di Steve Saluto un chitarrista Rock energico e originale esibendosi nei più grossi locali rock del Veneto tra cui il New Age di Treviso dove suona di "spalla" a Buddy Miles. Partecipa all’Hendrix Day con il Gruppo Blues GREEN SIDE dove troviamo ospiti come Andrea Braido e Tolo Marton. Nello stesso anno forma un gruppo tributo a J. Hendrix assiame al bassista Marc Abrams. Sempre nello stesso anno collabora con il chitarrista trevisano STEVE SALUTO col quale incide due dischi e lavora in ambito live.Nel 2002 entra nel gruppo multietnico TANTRA dove vince il concorso musicale AREZZO WAVE e, nell’anno successivo, partecipa al concerto del 1° Maggio in P.zza S. Giovanni a Roma. Trasferitosi definitivamente a Milano, nel 2004 collabora alla creazione del progetto SHARY BAND, il quale tutt’ora vanta di essere una delle prime cover band italiane.

L’avventura Modà inizia quasi per caso, lavorando a "Via d’Uscita" come fonico. Da lì entra a far parte stabilmente del gruppo, iniziando un cammino che continua tutt’ora.
 
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